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I francesi sono mediamente più tamarri degli italiani, almeno secondo la nostra concezione di tamarro, mentre secondo la loro concezione di tamarro noi lo siamo sicuramente di più; al contrario, secondo la loro concezione di fighetto, loro lo sono di più; indovinate un po’, secondo la nostra concezione di fighetto, noi lo siamo più di loro.

Il punto è che per quanto fastidiosamente simili, siamo popoli irritantemente diversi.

E per surfare ancora alla grande sul luogo comune, aggiungerei che ad ogni passo trovo conferma che la nostra italianità vive la solita fama ormai ben incatenata nel bassorilievo dell’immaginario mondiale e a scanso di equivoci farò un elenco di aggettivi plurali (perché, se non si fosse capito, noi siamo gli ITALIANI):

mafiosi (nel senso che facciamo comunella sempre tra di noi, oltre che raccogliere il pizzo nello studentato),

confusionari/gesticolatori (nel senso che quando non ci pagano, cominciamo a muoverci inconsultamente e a nominare santi e divinità, per ottenere il pizzo che ci spetta)

gioviali/gentili (nel senso che quando hai pagato, sei il nostro migliore amico e ti facciamo tanti favori, basta che poi paghi di nuovo)

simpatici/allegri (nel senso che quando si mangia e si beve con i soldi dei norvegesi, ridiamo spesso e offriamo pure)

furbi/svegli (nel senso che ci giustifichiamo dicendo che quei soldi erano per la quota dell’associazione studentesca “amici della mamma”)

berlusconiani (nel senso che contestualizziamo le bestemmie)

I francesi invece sono così

Ora che ci penso non so cosa sia peggio.

Il clima che si respira in questi giorni devo ammetterlo, mi piace. Aspettavo i Mondiali. Sarà perchè ho visto su RaiStoria tutte le partecipazioni dell’Italia a qualsiasi mondiale? (cosa non si fa per non studiare..) Beh può darsi.

Sarà che grazie a tutto questo ritorno degli anni 80 e 90 non riesco a fare a meno di paragonare questi mondiali 2010 a quelli di Italia 90. Di analogie vere non ce ne sono e lo ammetto. Sarà però che la bruttezza della mascotte “Ciao“, così brutta da diventare bella (il destino di un pò tutte le mascottes) mi ricorda un pò questa “Zakumi” sudafricana che ora sembra solo un manga asessuato e disegnato male ma alla fine dei mondiali avrà sicuramente per le nazionali più forti un valore affettivo.

Che faccio? Porto sfiga? Può darsi. Fatto sta che non vedo l’ora che l’Italia giochi un po’ per togliermi la curiosità di sapere quanto forti siamo quest’anno e un po’ per mettere fine a questa noiosissima sequela di giornalisti sportivi che non avendo nulla di cui parlare o sparano a zero sulla nazionale o denigrano le altre.. Mi fanno un po’ pena. Dev’essere dura dire qualcosa sempre, a caso, purché qualcosa si dica per essere pagati.

Inoltre 2 cose mi mandano fuori di testa: sto pallone “Jabulani” che tutti criticano senza nemmeno averlo prima provato. Ma rivolete indietro “Etrusco“? Non scherziamo. Il pallone è quello, con quello che venite pagati giocate e non rompeteci il cazzo, please. L’altra sono le Vuvuzelas.. Sono così fastidiose che c’è persino un’app sull’appstore (anzi più d’una). E si sa che quando qualcosa finisce sull’appstore è per forza già diventata “out”.

p.s.: Trovatemi una canzone migliore per i mondiali di “Un estate italiana“… provateci!

ho consegnato i moduli, i certificati, mi sono registrato, ho confermato e firmato.

a partire approssimativamente da settembre prossimo me ne vo, ancora dove non so (probabilmente parigi, forse lione), ma non importa, per quanto non so, approssimativamente 6 mesi.

approssimativamente.

ma non parliamo di me, parliamo di voi, parliamo di quello che voi vivrete e io no, in ordine o meno:

la fine dell’emergenza caldo, signorini, il caro libri, vespa, l’inizio emergenza influenza, la fila, i rimpasti, panebianco, idee carine per halloween, i fannulloni, la nebbia, le convention, il campionato che avanza, i pestaggi, la ventura, preparativi del natale, la telecom, il cinepanettone, butta la pasta/scola la pasta, l’asfalto, le sagre, i filmati divertenti di animali, i comizi, i ragazzi entrano nella casa, belpietro, la mamma, i rifiuti, il discorso del presidente, la pubblicità, i rimpatri, lo spumante in piazza, il papa, la rai, mani mutilate da botti, il grande freddo, il nucleare, i ministri, le varie settimane dells moda e del mobile, l’angelus, feltri, la nazionale, il conto alla rovescia per il festival, la champions, facci, l’emergenza allergie.

vediamo come va.

in fede.

chi pigia sui tasti