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…segue.

In puro stile di Governo la notizia viene presentata correllata da barzelletta.

Tre archeologi partono per una spedizione nella selva oscura e vengono catturati da una tribù di cannibali.
Il capo dei cannibali, dopo aver legato come salami i tre sventurati, va dal primo e gli dice: “Tu volere morire o preferire BUMBA BUMBA?” (bumba bumba ovviamente erano delle sevizie sessuali…)

L’archeologo combattuto alla fine risponde “Io a casa ho famiglia..vorrei rivederli…beh allora non mi importa..e bumba bumba sia..”
Nel momento in cui il capo della tribù finisce va dal secondo ripronendogli la stessa domanda e il secondo combattuto alla fine sceglie  il bumba bumba.

Dopo un pò il capo arriva dal terzo archeologo e gli chiede: “Allora morire o bumbabumba?” E il terzo: “Beh io ho un orgoglio, sono un uomo..no ho deciso..IO VOGLIO MORIRE!” E il capo dei cannibali risponde “Bene allora il tuo desiderio sarà esaudito…..ma prima un pò di bumba bumba!!”

Immagine non trovata.

Bunga Bunga.

da Urban dictionary: Savagely brutal anal gang-rape. Fabled punishment for trespassing on the tribal land of a fictitious African tribe.


Sono giornate grigie. L’autunno sta prendendo il sopravvento.

E’ ora di un FATT.

Sto parlando di un Film ad Alto Tasso di Testosterone.

Sto parlando di MACHETE.

I motivi per guardarlo:

1- Steven Seagal nel ruolo del bad guy.

2- Scene hot a tre con mamma e figlia.

3- Preti misericordiosi.

Tutto questo con  un messaggio sociale che rieccheggia in sottofondo.

I francesi sono mediamente più tamarri degli italiani, almeno secondo la nostra concezione di tamarro, mentre secondo la loro concezione di tamarro noi lo siamo sicuramente di più; al contrario, secondo la loro concezione di fighetto, loro lo sono di più; indovinate un po’, secondo la nostra concezione di fighetto, noi lo siamo più di loro.

Il punto è che per quanto fastidiosamente simili, siamo popoli irritantemente diversi.

E per surfare ancora alla grande sul luogo comune, aggiungerei che ad ogni passo trovo conferma che la nostra italianità vive la solita fama ormai ben incatenata nel bassorilievo dell’immaginario mondiale e a scanso di equivoci farò un elenco di aggettivi plurali (perché, se non si fosse capito, noi siamo gli ITALIANI):

mafiosi (nel senso che facciamo comunella sempre tra di noi, oltre che raccogliere il pizzo nello studentato),

confusionari/gesticolatori (nel senso che quando non ci pagano, cominciamo a muoverci inconsultamente e a nominare santi e divinità, per ottenere il pizzo che ci spetta)

gioviali/gentili (nel senso che quando hai pagato, sei il nostro migliore amico e ti facciamo tanti favori, basta che poi paghi di nuovo)

simpatici/allegri (nel senso che quando si mangia e si beve con i soldi dei norvegesi, ridiamo spesso e offriamo pure)

furbi/svegli (nel senso che ci giustifichiamo dicendo che quei soldi erano per la quota dell’associazione studentesca “amici della mamma”)

berlusconiani (nel senso che contestualizziamo le bestemmie)

I francesi invece sono così

Ora che ci penso non so cosa sia peggio.

chi pigia sui tasti