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La relazione di servizio redatta da due agenti due mesi dopo l’arresto di Ruby e la telefonata da Palazzo Chigi per liberarla.

Scritta in Comic Sans.

…segue.

In puro stile di Governo la notizia viene presentata correllata da barzelletta.

Tre archeologi partono per una spedizione nella selva oscura e vengono catturati da una tribù di cannibali.
Il capo dei cannibali, dopo aver legato come salami i tre sventurati, va dal primo e gli dice: “Tu volere morire o preferire BUMBA BUMBA?” (bumba bumba ovviamente erano delle sevizie sessuali…)

L’archeologo combattuto alla fine risponde “Io a casa ho famiglia..vorrei rivederli…beh allora non mi importa..e bumba bumba sia..”
Nel momento in cui il capo della tribù finisce va dal secondo ripronendogli la stessa domanda e il secondo combattuto alla fine sceglie  il bumba bumba.

Dopo un pò il capo arriva dal terzo archeologo e gli chiede: “Allora morire o bumbabumba?” E il terzo: “Beh io ho un orgoglio, sono un uomo..no ho deciso..IO VOGLIO MORIRE!” E il capo dei cannibali risponde “Bene allora il tuo desiderio sarà esaudito…..ma prima un pò di bumba bumba!!”

Immagine non trovata.

Bunga Bunga.

da Urban dictionary: Savagely brutal anal gang-rape. Fabled punishment for trespassing on the tribal land of a fictitious African tribe.


Sono giornate grigie. L’autunno sta prendendo il sopravvento.

E’ ora di un FATT.

Sto parlando di un Film ad Alto Tasso di Testosterone.

Sto parlando di MACHETE.

I motivi per guardarlo:

1- Steven Seagal nel ruolo del bad guy.

2- Scene hot a tre con mamma e figlia.

3- Preti misericordiosi.

Tutto questo con  un messaggio sociale che rieccheggia in sottofondo.

Entro direttamente nella questione, caro il barone.

Lebron ha sbagliato.

La scelta di Miami è stata fatta direi soprattutto per coprirsi le spalle. Se voleva essere un leader e vincere un titolo doveva scegliere un’altra destinazione. Essere il leader della squadra (a Cleveland) è lo spazio che lui si è voluto creare e credo che le squadre che sono state messe in piedi negli ultimi anni siano state assemblate ascoltando anche, e soprattutto, le sue richieste. In fondo, nell’ultima annata hanno vinto abbastanza comodamente la regular season. Il problema che una volta calato lui (nei play-off), tutto il resto della squadra l’ha seguito. Da qui due osservazioni. Da una parte giusto andare dove sono presenti altri giocatori in grado di tirare la carretta se lui non ce la fa. Dall’altra, mi viene da dire che che forse essere l’uomo solo al comando non è la posizione che fa per lui.

Miami è casa Wade (Wade su quelle spiagge ha già vinto un titolo). Non sottovaluterei questa cosa. Non ci saranno mai tre numeri uno a parimerito. Ci saranno sempre un numero 1, un numero 2 e un numero 3. Inutile dire l’ordine (io lo vedo così: Wade, James, Bosh). Le squadre vincenti sono sempre state composte da buoni giocatori, non solo quelli del quintetto, giocatori che sapevano cosa fare in un ottica di squadra, ci sono sempre state delle gerarchie e difficilmente dei pari livello. Quindi o instaurano una mentalità in stile Stati Uniti alle olimpiadi 2008 oppure la vedo dura giocare insieme per tre solisti di questo calibro, la palla è sempre una sola. E poi vorrei aggiungere che la squadra è fatta di 12 giocatori e ora all’appello ne mancano ancora 7 (miami ha chalmers a contratto e ha appena preso miller), sono ancora tantini, più che altro perchè non ce ne sono molti disponibili e i soldi a disposizione non sono molti.

In fondo una scelta come New York (anche se sarebbe stata cestisticamente un’incoscienza) o Chicago (cestisticamente solida ma con un alone che ancora veleggia sulla squadra) sarebbero state molto più affascinanti, più all’insegna dell’equilibrio (chissà csa avrà pensato Mr.Stern alle 3.40 di giovedi) e meno da paraculo.

Insomma, come si sarà capito, daje Kobe, asfaltali.

Quest’estate tutti avranno un appuntamento fisso.

Quest’estate ci sono i mondiali di calcio.

L’Italia è campione del mondo.

Gli interrogativi incalzano, i pronostici si susseguono. La tensione si fa palpabile.

Su Sky è già scattatto il conto alla rovescia per il calcio d’inizio.

I grandi marchi si attrezzano per compiacere i propri consumatori-tifosi.

La Durex non è da meno e ti permette di sentirti come il tuo idolo calcistico anche a letto.

E magari di urlare anche “Gooooool!!!”.

Qualche giorno addietro in una notte di impegni accademici davanti al computer ho fatto un incontro.

Ho incontrato quest’uomo, questo personaggio.

Si chiama Gabriele La Porta.

(http://gabrielelaporta.com/)

E’ il direttore di RaiNotte, conduce una sua trasmissione che si chiama “Inconscio e magia”.

Parla di poesia, di amore, di anima, di filosofia, di umano sapere e sentire.

Lui affronta le cose così

tanto da meritarsi un’imitazione così

Un uomo in anticipo sui tempi.

Questa la sua colpa.

Mauro Repetto è stato uno strano elemento nel panorama musicale italiano dei primi anni 90.

Eppure ci vedeva bene e il suo sguardo era rivolto al futuro.

Dimmi cosa fai quando stai con lei
metti le cassette di Masini
lei poi ti racconta i suoi casini
roba che se non facevi il romantico
lei magari ti diceva facciamolo
ed invece sei rimasto fregato
da “PERCHE’ LO FAI” e “DISPERATO”
hai comprato pure il cellulare
da tua madre tu ti fai chiamare
per far finta di essere uno importante
chiamo dopo sono in mezzo alla gente
fingi di essere come Berlusconi
pieno di ragazze e di milioni

fino a ieri eri come noi invece adesso cosa sei
Sei uno sfigato ma cosa vuoi
Sei uno sfigato ma chi sarai mai
Quando vai nei bar fai un po’ la star
tu ti metti sempre accanto agli specchi
poi ti guardi dritto fisso negli occhi
e la mano passi in mezzo ai capelli
dici “UE MARONNA TROPPO BELLI”
non ti muovi mai per evitare
che la giacca ti si possa sciupare
quando metti su gli occhiali da sole
con quell’aria da grande attore
credi che le donne muoiano ai piedi
di uno come te però non vedi
che ti prendono soltanto in giro
e tu che continui a fare il duro
fino a ieri eri come noi invece adesso cosa sei
Sei uno sfigato ma cosa vuoi
Sei uno sfigato ma chi sarai mai
Quando parli tu sembra che sai più
cose strane di novella 2000
del jet-set sai tutto quello che tira
perché dici di conoscerli tutti
e per questo che conosci i fatti
il tuo panfilo a Montecarlo
io ti giuro vorrei proprio vederlo
dici che fai quasi tutti gli sports
dal rock ‘n’ roll acrobatico al golf
spesso fai l’intenditore di vini
sei pure uno chef quando cucini
credi di essere uno ricco e potente
uno che può far tremare la gente
ed invece tu che cosa sei uno qualsiasi come noi
Sei uno sfigato ma cosa vuoi
Sei uno sfigato ma chi sarai mai

Chiare sono le invettive.

Chiari i riferimenti.

Chiaro il contenuto enciclopedico.

Mauro Repetto è da 15 anni che è sparito.

Per la serie i grandi miti, oggi entreremo in un difficile dibattito ancora lontano dalla sua risoluzione.

Il punto G: c’è? Non c’è? Se si, dov’è?

Fiorfior di scienziati passano le loro giornate interrogandosi su queste annose questioni.

Ci sono accesi scontri verbali fra più paesi.

Sembra proprio essere una questione sentita.

Riassumendo studi e punti di vista:

gli inglesi dicono che “il punto G è un mito propagandato dalle riviste e da alcuni terapisti”

i francesi che “il punto G esiste, ha funzione di creare l’orgasmo”

gli italiani che “c’è, ma dovremmo cambiargli nome, non si parlerà più di punto G ma di zona

La conclusione:

ah come sono fantasiosi gli italiani.

Parliamo di tivù.

(senza dibattere se si tratti di quella con la t maiuscola o minuscola)

Partiamo dal palinsesto pomeridiano che ci regala fior fiori di programmi dal gusto discutibile.

Prendiamo quella donna che per molti è la Madonna, televisivamente parlando, tanto che al nominare il nome Maria, tutti sanno di chi si sta parlando.

Prendiamo quel range di persone che la nostra società ha posto ai margini, quelli che non sono più produttivi, quelli che sono diventati un peso, quelli che dalla loro parte hanno solo il passato.

Prendiamo un format televisivo che si basa sulla tendenza dell’essere umano a farsi i fatti degli altri e sul piacere che si prova nel giudicarne i comportamenti e le azioni.

Li uniamo.

Forse è un esempio di tivù socialmente utile, forse.

Forse rende protagonisti coloro che oramai non lo sono più, forse.

Forse è una sorta di fonte della giovinezza, forse.

In fondo a me gli anziani piacciono.

Anche al di fuori delle situazioni tipiche della loro età.

Trovo che mostrino una certa ingenuità, forse innocenza.

In fondo non riesco a volergli male.

chi pigia sui tasti